20 novembre 2013

Fiori si nasce

  Vale la pena di spendere due parole per spiegare il titolo di questo blog, anche solo per cercare di dare un senso a una scelta che altrimenti sembrerebbe una bimbominkiata qualsiasi.
  Molti anni or sono (ormai più di quanti voglia ammettere) ero ancora una studentessa universitaria spensierata, senza idea di quel che mi avrebbe aspettato in futuro, in particolare del numero di figure di merda che mi sarei procurata in completa autonomia. Eppure, a quel tempo mi lamentavo già, nonostante la mia più grande preoccupazione fosse il tedio che mi infliggevano le lezioni di economia aziendale e linguistica. A pensarci ora, mi meriterei una doccia di sputi.
  Comunque sia, il mio più grande sollievo durante tutta la mia carriera universitaria fu indubbiamente portato da una mia collega, coetanea e concittadina. Oltre a punzecchiarmi quel tanto che bastava a non farmi scivolare nel coma durante le lezioni, allietava le mie giornate con ogni sorta di battute e rendeva più sopportabile anche il persistente sfottere da parte della percentuale perugina di altri colleghi universitari. Insomma, grazie a lei ridevo e sorridevo tutti i giorni, e questo è già più di quanto abbia la maggior parte delle persone.
  Tra i motivi di grande divertimento di entrambe c'era il riferirsi l'una all'altra con un modo di dire ternano (da bimbaminkia, a ben pensarci): "GUARDA CHE NON SI' UN FIORE". Tradotto: non ti vantare, che non sei un granché né nell'aspetto né nei modi. 
  Nello sforzo di cercare un corrispettivo del pungente ed essenziale dialetto ternano in un'altra lingua, finimmo per storpiare il tedesco al punto da arrivare a gridarci "NICHT BLUMEN" da una parte all'altra del corridoio. Non state a cercare un senso in tutto questo, specialmente se conoscete il tedesco: il nostro percorso mentale non ha logica più di quanto non l'abbia il decadimento cellulare da Alzheimer.
  Questo delirante appellativo è rimasto una costante negli anni, rievocato ad ogni incontro, come il saluto segreto di due sopravvissuti di un'antica tribù finita dispersa in una diaspora. Una specie di nostalgico e immortale richiamo all'idiozia, insomma.
  Negli ultimi tempi stavo giusto ragionando sul rinnovamento del blog e sui suoi eventuali contenuti, ma soprattutto era da tanto che ero indecisa sul titolo e volevo qualcosa di conciso ed essenziale. Non necessariamente comprensibile.
  All'ultimo incontro con la mia ancora di salvezza da universitaria, le rivelai l'idea che mi aveva fulminato più di recente: usare il nostro "NICHT BLUMEN" per intitolare il mio blog.

  "IO TE DENUNCIO", fu la sua risposta.

  Come trampolino di lancio pubblicitario, non è affatto male, no?
  So che un giorno lei leggerà questo post e, se non avrà a portata di mano abbastanza soldi per far partire l'azione legale, sorriderà con dolcezza insieme a me, in memoria dei bei vecchi tempi.
  E già da allora avevo capito che non sono nata fiore. 
  La grazia è una qualità innata, e non era tra i pezzi in dotazione del mio modello. Non sarò mai un fiore, né nella forma fisica né in quella mentale. 
  Ma posso provare ad avvicinarmici.
  Un giorno profumerò, un giorno sarò colorata, un giorno produrrò qualcosa di utile e succoso, come un bel frutto.
  Basta provarci ogni giorno, no?

1 commento:

  1. Ciao Lulu, spero di essere la prima a commentare il tuo nuovo blog! Innanzi tutto, hai dimenticato di dire che la frase originaria era DU BIST NICHT BLUMEN, ovviamente priva di senso per i più, ma che aveva un senso per noi due che ci sbeffeggiavamo amichevolmente commentando il nostro aspetto. Per motivi di praticità poi siamo passate al NICHT BLUMEN...tanto ormai quello che dovevamo dire ce lo eravamo detto!! :) Detto ciò, dichiaro pubblicamente che verrò a cercarti in capo al mondo per chiederti le royalties per aver utilizzato il mio slogan...ma devo ammettere che questa notte, quando ho letto per la prima volta la tua presentazione, ho fatto esattamente come tu hai detto...ho sorriso con dolcezza, ripensando a tutti quei momenti trascorsi insieme in quel circo! Ammesso che non siamo di certo gli angeli di Victoria's Secret, vorrei sottolineare la tua grandezza, la tua bravura, la tua (quasi) perfezione nello svolgere i tuoi disegni. Conservo gelosamente da anni le prime copie del magazine made in Terni dove sono raccolti alcune storie e disegni dei nostri più promettenti fumettisti (tra cui ci sei tu) e l'angelo che piange in cima ad una roccia. Li conserverò per sempre, perché, credimi, non ho mai visto niente di più bello!!
    Per quanto riguarda le Bedtime sketches...wow...se l'ha fatto Crepax...perché non lo puoi fare tu? Go on like this Lulu!
    In bocca al lupo, Azzurra (la mente geniale di Nicht Blumen).

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